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lunedì 1 agosto 2016

Prima tappa: Il nostro amico Peter Pan


Iniziamo il nostro percorso accoglienza con la lettura della favola di Peter Pan. Questa prima tappa introduce i personaggi che ci accompagneranno durante tutto il percorso. Il brano che segue è tratto, ovviamente semplificato ed adattato all'età dei bambini, da James Matthew Barrie “Peter Pan e Wendy”.  Riuniamoci nel cerchio magico, creiamo un'atmosfera rilassata e ...

<< Questa è la storia di Peter Pan un bambino che non voleva crescere e del suo incontro con i bambini della famiglia Darling, Wendy, Gianni e Michele, che vivevano con i loro genitori e il cane Nana in Via dei Ciliegi a Londra. Peter Pan era un bambino molto simile ad un elfo e amava volare sino alla finestra della camera dei bambini per ascoltare le storie che Wendy raccontava ai suoi fratelli ogni sera prima di andare a dormire…
Quella sera, però Peter si fermò fino a quando i bimbi non si addormentarono per cercare la sua ombra che la sera prima aveva perso…
Aprì la finestra «Campanellino?», chiamò a bassa voce, dopo essersi accertato che i bambini stessero dormendo, «Campanellino, dove sei?». La fata si era infilata in una brocca, cosa che le piacque moltissimo perché, prima di allora, non era mai stata in una brocca.
«Esci da lì e dimmi se hai scoperto dove hanno messo la mia ombra».
La fata gli rispose con un delizioso tintinnio, simile al suono prodotto da campane d’ oro. È così che si esprimono le fate. Campanellino gli disse che l’ombra era stata riposta in una grossa scatola. La grossa scatola era il cassettone. Peter balzò sui cassetti e trovò subito la sua ombra e per la gioia non si accorse di aver chiuso Campanellino nel cassettone. Cercò di incollarla addosso con del sapone trovato in bagno ma non ci riuscì. Si sedette a terra e cominciò a piangere. I suoi singhiozzi svegliarono Wendy. «Perché piangi, bambino?», chiese gentilmente.
Anche Peter fu molto gentile, perché aveva imparato le buone maniere alle feste delle fate. Si alzò e fece uno splendido inchino. «Come ti chiami?», chiese Peter. «Wendy Darling», «E tu?» «Peter Pan». –Dove vivi?- - Nell’Isola che non c’è, seconda stella a destra e poi dritto sino al mattino. Non voglio crescere mai e poi mai, voglio rimanere per sempre bambino. Volai quindi all’Isolachenonc’è  e da allora vivo lì con le fate e i bambini sperduti- 
- Non puoi attaccare la tua ombra con il sapone lo farò io, la cucirò- disse allora Wendy
All’improvviso si sentì un scampanellio… - E’ campanellino, la mia fatina…devo averla chiusa nel cassettone- disse Peter. Così liberata la fatina Peter fece per andarsene. – Peter non andare ti racconterò un’altra storia… - gridò Wendy
- Wendy, verrai con me! Voleremo verso l’Isolachenonc’è e lì potrai raccontare le tue storie ai bimbi sperduti. Ti divertirai, nell’isola ci sono fate, sirene e pirati…-
- Peter non posso!! E la mamma? e Gianni e Michele?- 
- I tuoi fratellini verranno con noi…-
Così Wendy svegliò Gianni e Michele ed erano tutti pronti per partire….. >>


Dopo la lettura consegniamo ai bambini il cappello di Peter Pan creato con il cartoncino colorato, sulla cui piuma avremmo scritto il nome dei bambini.

Ecco il link per realizzarlo Cappello di Peter Pan

Proponiamo poi le schede da colorare:








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