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giovedì 29 dicembre 2016

La settimana dei pesci


Nell'unità didattica riguardante il tempo abbiamo inserito questa simpatica filastrocca tratta dal quaderno "Ora ti leggo e ti canto", di Giunti scuola 2009.

<<  Lunedì è un pesciolino
rosa, verde e un po' turchino
è il più piccolo della famiglia
nato dentro una conchiglia
Martedì è un pesce bello
alto magro e molto snello
il secondo dei fratelli
ama portare grandi cappelli
Mercoledì è un pesce burlone
bocca a cuore e un gran nasone
il più allegro dei fratelli
cambia al mare i colori più belli
Giovedì è un pesce largo 
che ogni tanto va in letargo
è il più pigro della famiglia
grande amico di una triglia
Venerdì è un pesce girellone
occhi verdi e coda arancione
è il fratello esploratore
molto curioso e buon nuotatore
Sabato è un pesce sportivo
lunghi baffi e sguardo aggressivo
si allena saltando con un delfino
galoppa sul cavalluccio marino
Domenica è un pesce mamma
con le labbra rosso fiamma
pensa a tutti i suoi bambini
ai più grandi e ai più piccini.>>







Abbiamo poi giocato con i bambini creando delle tesserine con le immagini dei pesci da riordinare ed inoltre abbiamo realizzato dei cartoncini da indossare come collane e a turno sette bambini alla volta si disponevano in successione temporale.



venerdì 9 settembre 2016

Striscione Bentornati



Ho realizzato questo striscione per una nostra collega della primaria. Spero che le piaccia... Il tema è tratto da "Il Piccolo Principe"... i disegni sono tutti realizzati a mano e poi digitalizzati.
Seguono le bandierine a colori e in bianco e nero.













mercoledì 7 settembre 2016

Cartello Benvenuti per l'aula


Su suggerimento di una collega di scuola primaria, condivido con voi questo cartello da esporre sia in aula che sulla porta dell'aula, anche tutto l'anno e non solo per l'accoglienza. Confesso che mi sono divertita molto a crearlo e con alcune modifiche lo utilizzerò anche per la mia classe!
E' molto semplice da realizzare: vi occorre del cartoncino ondulato marrone, del cartoncino nero per la lavagna, rosso, verde, blu, colla a stick e poi... insomma largo alla fantasia.

La base marrone misura 30x25 e la "lavagna" 25x23. Tutti i pezzi dello schema che segue sono a grandezza reale, per cui potete riportarli sul cartoncino colorato senza impazzire con le dimensioni!! Al cartoncino nero incollate le cornicette a zig zag, (sono a metà...potete anche fare la cornice di quattro colori diversi...)e per le matite colorate, applicate la punta alla sagoma intera e colorate l'estremità...
Buon divertimento!





lunedì 5 settembre 2016

Bandierine Benvenuti

Condivido con piacere le decorazioni per l'aula per il periodo dell'accoglienza, sia a colori che in bianco e nero da stampare o da riprodurre sul cartoncino colorato....






sabato 20 agosto 2016

Terza tappa: Giglio Tigrato ed i pirati


Riuniamoci come sempre nel cerchio magico e prima di riprendere la lettura della favola, tratta da "Raccontami una fiaba" di  Rosalba Fioravanti - Erika Ramazzotti -  Laura e Beatrice Petrocchi, ed. il Capitello , facciamo ai bambini alcune domande per ricordare i momenti salienti della prima tappa. 
  
Peter Pan viveva nell'Isolachenonc'è. Quest'isola apparteneva ad una feroce tribù d'Indiani, che ammiravano molto la bravura di Peter Pan.
La casa di Peter Pan era una buca segreta sotto un albero; con lui abitavano Trilli e i bambini smarriti.
In una bella giornata di sole Peter decise di andare a volare con Trilli.
I bambini smarriti, che non potevano partecipare a quel volo, pensarono di fare un gioco nellʼisola.
– Faremo guerra agli Indiani! – disse uno di loro – Li coglieremo di sorpresa!
Quatti quatti si inoltrarono nel fitto bosco.Ma gli indiani hanno le orecchie lunghe... sentiti i rumori spuntarono fuori all'improvviso, presero i bambini e li portarono dal capo tribù. Peter, all'oscuro di tutto, stava sulla Roccia del Teschio.
– Trilli, guarda laggiù! – disse indicando qualcosa sul mare.
Una nave era ormeggiata vicino alla spiaggia... era quella di Capitan Uncino!
Il terribile pirata era riuscito a fare prigioniera Giglio Tigrato, la figlia del capo tribù indiano e il nostromo Spugna l'aveva legata come un salamino.
– Su, Giglio Tigrato, non fare la timida, dimmi dove
abita Peter! – disse Capitan Uncino. – Eccomi qua, posso fare qualcosa? – disse Peter, che con un balzo aveva spinto in mare il pirata.
Peter prese poi in braccio Giglio Tigrato e volò via dalla nave.
– Non piangere più, piccola principessa, ora ti riporterò al villaggio – disse Peter alla ragazza, ma quando arrivò al villaggio vide i bambini smarriti legati a un albero.
– Ciao, Peter Pan, sei venuto a salvarci? – chiesero in coro. Al capo tribù si aprì il cuore, finalmente
qualcuno era venuto a riprenderli! Non ne poteva davvero più dei loro giochi, delle loro corse e soprattutto delle loro domande!
Ma la cosa più bella era che Peter portava con sé sua figlia, Giglio Tigrato, sana e salva. Peter decise allora di riportare Wendy, Gianni e Michele  casa grazie alla polvere di fata. Peter ed i bambini sperduti li salutavano con la mano... Wendy ed i suoi fratelli non avrebbero mai più dimenticato Peter Pan e l'Isola.



Dopo aver letto la storia, ripercorriamo il brano con domande guidate e poi coloriamo le schede:




venerdì 19 agosto 2016

Seconda tappa : In viaggio verso l'Isolachenonc'è


Eccoci alla seconda tappa del nostro percorso. Riuniamoci come sempre nel cerchio magico e prima di riprendere la lettura della favola, facciamo ai bambini alcune domande per ricordare i momenti salienti della prima tappa. 

<<«Allora, Peter, davvero sai  volare?» disse Wendy
Invece di  rispondere, Peter cominciò a svolazzare nella stanzetta, sfiorando più volte il soffitto.
«Straordinario!», urlarono insieme John e Michael.
«Come sei  bravo!», esclamò Wendy.
«Sì, è vero, sono bravo, eccome se sono bravo!», disse Peter, dimenticando di  nuovo cosa fosse l’umiltà.
Sembrava incredibilmente facile e i  tre fratelli  ci  provarono, prima spiccando il volo dal pavimento, poi  saltando dal letto, ma ogni  volta, invece di  salire verso l’ alto, cadevano a terra.
«Ma come fai?», chiese John, strofinandosi  le ginocchia. Era un ragazzino che andava subito al sodo.
«Dovete fare solo pensieri  dolci  e meravigliosi », spiegò loro Peter. «Saranno loro a sollevarvi  in aria». Ma si  accorse subito che non era così. Nessuno riusci va a sollevarsi  da terra neanche di  un centimetro.
Peter li  stava prendendo in giro, perché nessuno può volare senza la polvere di  fata. Fortunatamente, la sua mano ne era ancora intrisa. Ne soffiò un po’ su ognuno di  loro, ottenendo eccellenti  risultanti .
«Ora agitate le braccia come faccio  o», disse, «e lanciatevi ».
Erano sui  rispettivi  letti  e l’ eroico Michael fu il primo a lanciarsi . Per la verità, non era così convinto, ma lo fece, e in un atti mo si  ritrovò a volare per la stanza.
«Sto volando!», urlò, mentre era a mezz'aria. John si  lanciò scontrandosi  con Wendy vicino al bagno. «Che bello!». «È straordinario!». Peter spalancò la finestra e gridò "Venite!"... si lanciò nella notte seguito da John, Michael e Wendy. Seconda a destra e poi  dritto fino al mattino».
Peter aveva detto a Wendy che questa era la strada per arrivare all’Isolachenoncè, ma persino gli uccelli , anche avendo le mappe e consultandole negli  angoli  ventosi , non sarebbero riusciti  a rintracciarla con queste indicazioni . Vedete, Peter diceva tutto quello che gli  passava per la testa... Dopo molte lune la raggiunsero, e, ciò che più conta, ci  arrivarono andando sempre dritti  per tutto il tempo! «Eccola», disse Peter  «Dove, dove?» «Là, dove indicano quelle frecce».
E, infatti , un migliaio di  frecce dorate indicavano l’isola ai  bambini , e provenivano tutte dal loro amico sole, che voleva accertarsi  che trovassero la strada prima di  doverli  abbandonare per la notte.>>


 Dopo aver letto la storia, ripercorriamo il brano con domande guidate e poi facciamo un girotondo, recitando insieme questa filastrocca tratta dalla guida didattica "Raccontami una fiaba" di  Rosalba Fioravanti - Erika Ramazzotti -  Laura e Beatrice Petrocchi, ed. il Capitello e  muovendo le braccia in alto e in basso...


lunedì 1 agosto 2016

Prima tappa: Il nostro amico Peter Pan


Iniziamo il nostro percorso accoglienza con la lettura della favola di Peter Pan. Questa prima tappa introduce i personaggi che ci accompagneranno durante tutto il percorso. Il brano che segue è tratto, ovviamente semplificato ed adattato all'età dei bambini, da James Matthew Barrie “Peter Pan e Wendy”.  Riuniamoci nel cerchio magico, creiamo un'atmosfera rilassata e ...

<< Questa è la storia di Peter Pan un bambino che non voleva crescere e del suo incontro con i bambini della famiglia Darling, Wendy, Gianni e Michele, che vivevano con i loro genitori e il cane Nana in Via dei Ciliegi a Londra. Peter Pan era un bambino molto simile ad un elfo e amava volare sino alla finestra della camera dei bambini per ascoltare le storie che Wendy raccontava ai suoi fratelli ogni sera prima di andare a dormire…
Quella sera, però Peter si fermò fino a quando i bimbi non si addormentarono per cercare la sua ombra che la sera prima aveva perso…
Aprì la finestra «Campanellino?», chiamò a bassa voce, dopo essersi accertato che i bambini stessero dormendo, «Campanellino, dove sei?». La fata si era infilata in una brocca, cosa che le piacque moltissimo perché, prima di allora, non era mai stata in una brocca.
«Esci da lì e dimmi se hai scoperto dove hanno messo la mia ombra».
La fata gli rispose con un delizioso tintinnio, simile al suono prodotto da campane d’ oro. È così che si esprimono le fate. Campanellino gli disse che l’ombra era stata riposta in una grossa scatola. La grossa scatola era il cassettone. Peter balzò sui cassetti e trovò subito la sua ombra e per la gioia non si accorse di aver chiuso Campanellino nel cassettone. Cercò di incollarla addosso con del sapone trovato in bagno ma non ci riuscì. Si sedette a terra e cominciò a piangere. I suoi singhiozzi svegliarono Wendy. «Perché piangi, bambino?», chiese gentilmente.
Anche Peter fu molto gentile, perché aveva imparato le buone maniere alle feste delle fate. Si alzò e fece uno splendido inchino. «Come ti chiami?», chiese Peter. «Wendy Darling», «E tu?» «Peter Pan». –Dove vivi?- - Nell’Isola che non c’è, seconda stella a destra e poi dritto sino al mattino. Non voglio crescere mai e poi mai, voglio rimanere per sempre bambino. Volai quindi all’Isolachenonc’è  e da allora vivo lì con le fate e i bambini sperduti- 
- Non puoi attaccare la tua ombra con il sapone lo farò io, la cucirò- disse allora Wendy
All’improvviso si sentì un scampanellio… - E’ campanellino, la mia fatina…devo averla chiusa nel cassettone- disse Peter. Così liberata la fatina Peter fece per andarsene. – Peter non andare ti racconterò un’altra storia… - gridò Wendy
- Wendy, verrai con me! Voleremo verso l’Isolachenonc’è e lì potrai raccontare le tue storie ai bimbi sperduti. Ti divertirai, nell’isola ci sono fate, sirene e pirati…-
- Peter non posso!! E la mamma? e Gianni e Michele?- 
- I tuoi fratellini verranno con noi…-
Così Wendy svegliò Gianni e Michele ed erano tutti pronti per partire….. >>



giovedì 14 luglio 2016

Lapbook: I colori del Camaleonte



Vi presentiamo il nostro lapbook sul percorso delle emozioni e lo schema per realizzarlo. Noi l'abbiamo progettato per i cinquenni della scuola dell'infanzia ma può essere utilizzato anche per la classe prima della primaria. Ovviamente quello che vi postiamo è uno spunto. un punto di partenza su cui potete creare dei vostri lapbooks adattati alla vostra classe e alle abilità dei vostri alunni.
I bimbi "più grandi" della nostra sezione non hanno trovato difficoltà se non nel ritaglio delle lettere della copertina, che si possono ovviamente sostituire con lo schema che troverete nei materiali.

Anche noi abbiamo preso spunto per la realizzazione dal libro "Il mio primo lapbook" di Giuditta Gottardi e Ginevra G.Gottardi, ed. Erickson. Le autrici possiedono poi un bellissimo sito internet http://laboratoriointerattivomanuale.com

Per il lapbook sulle emozioni a cui ci siamo ispirati : aprendo-apprendo/lapbook- emozioni

Occorrente:
  • Foglio di cartoncino formato A3
  • Colori a matita
  • Pennarelli
  • colla
  • Fermacampioni
  • cartoncini bristol colorati
  • ... e un pizzico di divertimento...


Procedimento:
Prepariamo la cartelletta: Prendiamo il foglio A3 e a partire dal bordo sinistro tracciamo una linea a 10,5 cm; procediamo nello stesso modo dall'altra parte. Pieghiamo lungo le linee e portiamo i lati esterni verso l'interno




Fotocopiamo i singoli pezzi sui cartoncini bianchi leggeri e li facciamo colorare.

Per i flip flap a tre : ritagliamo lungo il contorno e pieghiamo sulle linee interne. Chiudete le linguette una sopra l'altra: prima il quadrato, poi il camaleonte e in cima la faccina:










Emozioni in musica: Il camaleonte verde




Siamo giunti all’ultima avventura del camaleonte Leo…Riuniamoci nel cerchio magico e leggiamo la storia.

 Finalmente il temporale terminò. I due amici si erano addormentati e la luce del mattino filtrava dalle nuvole ormai diradate colpendo la buca.
 << Leo, il temporale ormai è finito, è mattino forza svegliati!!! Il villaggio ci attende!!>> disse allegramente il bruchetto.
Così il nostro Camaleonte cominciò a seguirlo e si mise in cammino speranzoso. 
Dopo un po’ arrivarono in un bellissimo prato, con fiori, funghi e alberi meravigliosi.
<< Ecco il mio villaggio!!>> << Amici venite fuori ecco vi voglio presentare il mio amico il Camaleonte Leo>> proclamò il bruco.
Tutti gli animali si riunirono allora intorno al Camaleonte e cominciarono a fare festa. Il Camaleonte aveva trovato finalmente il suo posto e un sacco di amici. Indovinate un po’ di che colore era? Verde come la serenità, la calma e l’amicizia.

Impariamo questa piccola e simpatica filastrocca sull'amicizia e diamo avvio ad una conversazione guidata sulla storia del Camaleonte e sull'importanza dell'amicizia.

FILASTROCCA DELL’AMICIZIA

Che caramella sarà l’amicizia?
Gusto di frutta o di liquirizia?
Gusto di gomme da masticare
prima più dolci ma dopo un po’ amare.
Sembra che scoppi come un pallone,
se la mastichi si ricompone.
Sembra che appiccica come una colla,
ma se l’allunghi ti fa tiramolla.
Insomma, assaggiala questa delizia,
giuggiola dell’amicizia.
(Filastrocche della melevisione)

Ascoltiamo il brano di Camille Saint saens "carnevale degli animali"- finale :
 il brano musicale con i suoni acuti del pianoforte e dei violini rende l'atmosfera festosa e allegra. Esso si presenta come un allegro rondò che fa pensare ad un grande girotondo in un'armonia gioiosa. Vi consiglio di far guardare il video ai bimbi sulla Lim se ne avete la possibilità...



Terminiamo le attività con le schede didattiche




venerdì 24 giugno 2016

Emozioni in musica: il camaleonte nero


Proseguiamo il racconto del Camaleonte Leo… 
<< La strada sembrava lunghissima, quasi interminabile e il camaleonte cominciava ad essere stanco. – Bruchetto ma quando arriviamo? Io sono stanco… vorrei riposarmi!- esclamò l’animaletto. 
– Caro Leo pazienta un pochino, un altro breve tratto di strada ancora da percorrere e raggiungeremo la mia casetta… Vedrai ti piacerà tantissimo e non te ne vorrai più andare!- rispose il bruco continuando a camminare. 
Tutto intorno a loro era scuro, l’unica luce era quella riflessa dalla luna…ma all’improvviso ecco apparire dei grossi nuvoloni a coprire quella splendida sfera argentata. 
– Bruchetto…cosa succede?... E’ tutto buio, anche la luna è scomparsa dietro quei nuvoloni… comincio ad avere paura…- disse Leo con voce tremante.
Proprio allora un fulmine squarciò il cielo nero della notte e cominciò a piovere… il Camaleonte diventò tutto nero per la paura….
- Vieni buffo animaletto, ora sei tutto nero… seguimi, scaviamo una buca e nascondiamoci dentro fino a quando non avrà smesso di piovere! Stammi vicino e non avrai più paura!- esclamò con fermezza il bruchetto.
Si diedero dunque subito da fare… scavarono una grande buca, tanto da contenerli entrambi e si ripararono lì dentro. Il camaleonte si sentì sollevato!! Era al sicuro e con il suo amico!! La paura era volata via…>>

Dopo la lettura intavoliamo una conversazione sulla paura, chiedendo ai bimbi di cosa hanno paura e a conclusione leggiamo la filastrocca della finta paura.


Filastrocca della finta paura

Bum! Aiuto che spavento!
Mi è venuto il cuore in gola.
Bum! Il cuore batte a cento,
batte a cento bum all’ora.
Ma quel battito piccante
fa un solletico frizzante,
come cento farfalline,
come mille bollicine
di paura gialla e blu…
Fammi ancora bum!
 (B.Tognolini)





mercoledì 22 giugno 2016

Oggi mi sento...


Un'altra attività sulle emozioni...
Riuniamoci nel cerchio magico e leggiamo la storia di Benny che è tratta dalla rivista "Scuola dell'infanzia"di  Giunti editore.

<<Benny era un bambino sempre triste, non aveva amici e pensava di non essere simpatico. Lo specchio
delle brame era il suo unico amico. Ogni giorno Benny gli confidava le sue fantasie e i suoi desideri e lo specchio, come per magia , glieli mostrava.
 Se Benny voleva vedere una giostra, lo specchio gliene mostrava una bellissima e il bambino, con la fantasia vi saliva... Ma poi, quando la magia finiva, tornava tutto come prima e Benny ricominciava ad essere triste.
A volte lo specchio si divertiva a farlo arrabbiare, riflettendolo con il naso da maialino e la coda da cavallo.  Benny però sapeva che era uno scherzo e gli passava l’arrabbiatura.
A volte lo specchio lo faceva ridere a crepapelle riflettendolo con la faccia da pagliaccio. Benny stava proprio bene con lo specchio ma nel suo cuore si nascondeva la tristezza per non avere amici. 
Lo specchio, che era molto bravo a leggere nei cuori dei bambini, decise di aiutarlo.
Un giorno mostrò al bambino le immagini dei bellissimi viaggi fatti insieme con la fantasia e come si erano divertiti insieme. Benny capì di essere un bambino allegro e simpatico e si fece coraggio. Andò al parco giochi e giocò tutto il pomeriggio con alcuni bambini, tanto da diventare amici.
Quella sera Benny andò davanti allo specchio felice e sereno. Si avvicinò al suo vecchio amico e gli sussurrò "Grazie ora sono davvero felice!!" . In quell'istante, per magia lo specchio sparì, sapeva che il suo compito era finito.>>

Dopo la lettura proponiamo ai bambini, uno alla volta di guardarsi allo specchio (procuriamocene uno abbastanza grande da poter essere tenuto in mano autonomamente dal bambino) e di dire allo specchio come si sente.  Prendiamo nota dei sentimenti dei bambini ed intavoliamo una conversazione sulle motivazioni di tali sentimenti.


martedì 21 giugno 2016

Le emozioni in musica: il Camaleonte blu



Riuniamoci nel cerchio magico e proseguiamo nel nostro viaggio attraverso le  emozioni in musica. Leggiamo ai bambini la storia del camaleonte che diventa blu...


<< Bambini… continua il viaggio del nostro amico Leo, il camaleonte, scopriamo insieme cosa è successo….

 Grazie all'aiuto del pesciolino, Leo era riuscito ad attraversare il laghetto e si ritrovò in un bellissimo prato verde, con dei fiori sparsi qua e là.
Il sole si stava rifugiando dietro le montagne e la sua luce arancione e rossa si rifletteva sull'acqua del laghetto, facendolo diventare dorato. – Che meraviglia!!- pensò il piccolo animaletto.  Rimase ad osservare le onde che si muovevano e a lanciare dei sassolini in acqua per ore… Mentre giocava, però il sole era scomparso del tutto e il cielo si stava oscurando. 
Fu allora che smise di giocare e si guardò intorno… era buio ed era solo, lontano da casa e senza un posticino dove potersi riposare… Iniziò così a piangere e mentre lo faceva cambiò colore… diventò blu come il cielo.
Un bruco lo sentì piangere e si avvicinò – Ciao buffo animaletto blu… perché piangi? - - Sono solo, e lontano da casa… non so come fare… sono molto triste…- rispose il camaleonte.
-Non essere triste !! Vieni con me, ti porterò a casa mia…non è lontano!! Vedrai si trova in un bellissimo prato, qui conoscerai i miei amici e se vorrai potrai rimanerci per sempre- rispose il bruchetto.
Così Leo e il suo nuovo amico si misero in cammino ….>>


lunedì 13 giugno 2016

Le emozioni in musica: il camaleonte rosso



Continuiamo il viaggio attraverso le emozioni con il nostro amico camaleonte... Riuniamoci nel cerchio magico e riprendiamo il racconto....

<< Bambini vi ricordate del camaleonte? Era contentissimo della festa organizzata dai girasoli ...
Ma ad un certo punto, proprio mentre ballava, saltava e si divertiva con loro ....
Inciampò su di un sasso e cadde in uno stagno.  Era veramente arrabbiato!! Per fortuna aveva imparato un po' a nuotare! ma proprio non era contento!!! Avrebbe voluto continuare la festa con i girasoli!!!
-Ciao piccolo animaletto! - disse una voce vicino a lui. Era un buffissimo pesce rosso. - se vuoi salta sul mio dorso, attaccati alla mia pinna e ti condurrò io all'altra sponda!
-Grazie pesciolino sono proprio contento, sei davvero gentile!- detto fatto, il camaleonte salì in groppa al pesciolino e in un batter d'occhio diventò tutto rosso.
-Ma piccolo camaleonte sei davvero un insetto speciale? Come hai fatto? sei tutto rosso!- esclamò il pesciolino con enorme sorpresa
E mentre il camaleonte raggiungeva la terra, chiamò tutti i suoi amici pesci. Erano talmente
felici di aver fatto amicizia con un animaletto così speciale, che iniziarono a nuotare in cerchio per far festa.
- Ciao camaleonte! Quando vuoi torna a trovarci sei il re del nostro stagno!- 
Il camaleonte non era più arrabbiato, anzi, tutto allegro continuò il suo viaggio ...>>



giovedì 2 giugno 2016

Le emozioni in musica : la musica del Camaleonte


In tutte le culture, e da sempre, la musica fa parte della vita, e agisce come uno specchio di ciò che siamo, di ciò che viviamo nell'istante presente. La musica è un linguaggio che possediamo senza averlo mai studiato; è una lingua alla portata di tutti, che ci serve per esprimerci e per comunicare. Essa si compone di diversi elementi che suscitano emozioni, che fanno nascere immagini e provocano il movimento. Tali elementi sono il ritmo, la melodia, l'armonia, il timbro, il tempo, le sfumature, l'intensità... Ciascun elemento tocca il bambino in modo diverso e agisce in base al suo stadio di sviluppo. Si tratta di un linguaggio ch'egli può cogliere senza avere alcuna conoscenza preventiva, in quanto è lui stesso ad assegnargli un significato.
La musica e il Camaleonte Leo saranno le protagoniste del nostro articolato percorso di analisi e scoperta delle emozioni. Partendo dunque dall'associazione colore-emozione-musica, esploriamo nuovi mondi cognitivi ed emozionali, per scoprire ciascuno la propria identità sonora.
Nell'angolo dell'ascolto, raccontiamo ad alta voce la storia del camaleonte: poniamo la dovuta cura e attenzione a questo importante momento per dare sicurezza ai bambini.
Poi facciamo entrare in scena la musica: proponiamo alcuni brani o strumenti.
Cerchiamo così di affinare la percezione di sé e degli altri attraverso gusti ed emozioni musicali; attribuiamo colori alle emozioni e, grazie alla musica, li facciamo diventare tangibili.

In questa prima tappa presentiamo il nostro Camaleonte Leo e leggiamo la sua storia... l'emozione analizzata sarà la felicità e il nostro simpatico animaletto diventerà giallo. La musica gialla del camaleonte è la musica del pianoforte.

Leggiamo la storia 

<< C'era una volta un camaleonte che viveva in un boschetto di una piccola isola. Non era bello,
anzi, direi che era proprio bruttino ... a tal punto che i suoi amichetti lo canzonavano spesso.
Il camaleonte Leo però aveva un potere magico: poteva cambiare colore solo appoggiandosi a degli oggetti. Se, per esempio, si sedeva su di una foglia per riposarsi un po' il suo corpicino diventava subito verde o per sentire il profumo di una splendida rosa rossa la toccava, diventava dello stesso colore del fiore ... Era proprio meraviglioso, cambiare vestito ogni volta che voleva. 
Un giorno la fatina del bosco lo vide triste e gli chiese: "Piccolino mio perché piangi?"
«Ah fatina mia sono triste perché i miei amici mi prendono in giro per la mia bruttezza ... »
«Ma non essere triste! Tu hai un potere magico degno dei più grandi maghi del mondo. Puoi cambiare il tuo colore quando vuoi, mentre i tuoi amici non possono .... » rispose la fatina.
«Vedrai che tutti ti invidieranno e diventerai il re del bosco»
«Certo fatina mia! Partirò per un viaggio e al mio ritorno tutti si accorgeranno di me!-
Così salutata la fatina, preparò una borsina con dentro del cibo e partì in cerca di avventure.
Dopo poco si trovò in un bellissimo prato pieno di girasoli. Subito diventò giallo come loro,
cominciò a correre, saltare e a ridere felice e i girasoli meravigliati gli fecero festa ... Cominciarono
a ballare tutti in un grande girotondo. Erano così contenti di avere un amico speciale che lo elessero
all'unanimità il re del loro prato >>

Vi consigliamo dopo la lettura il seguente ascolto musicale (ovviamente è solo una proposta, potete proporre altri brani, l'importante è che siano eseguiti al pianoforte)

Ascolto musicale: Camille Saint - Saens "Il Carnevale degli animali" Finale e Emioni

Dopo l'ascolto del brano ovviamente, spiegando loro che lo strumento musicale che lo esegue è il pianoforte, coloriamo le schede e il Camaleonte Leo di giallo. La musica della felicità e gialla!!!